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giovedì 5 febbraio 2009

Come la maggior parte degli esseri umani anch’io non sono immune dal virus dell’influenza e da martedì sono chiuso in casa con la febbre. Solo oggi, che il termometro segna 37, ho voglia di sedermi al computer e scrivere queste poche righe. A differenza di Margiotta - sono un lettore del suo blog - che nei giorni di malattia si è divorato diversi libri, io non riesco a concentrarmi nella lettura e per combattere la noia mi sono rifugiato nella cosa più semplice da farsi: guardare la televisione.
Giovedì ore 11.30 Forum. Questa la causa:
Una signora vive in un condominio nel quale il regolamento condominiale vieta di tenere animali in casa. Purtroppo il marito si ammala fino a diventare cieco e i condomini con un’assemblea straordinaria decidono di concedere una deroga a questa famiglia perché possa tenere in casa un cane da guida. Dopo circa un anno il marito muore e la signora, che nel frattempo si è affezionata al cane, su richiesta dei condomini deve liberarsene dato che adesso non c’è nessun motivo perché resti con lei. La signora naturalmente non ne vuole sapere anche perché tra lei e il cane si è ormai creato un rapporto affettivo profondo. C'è da dire che nessun condomino si è mai lamentato della presenza del cane che, buonissimo, non ha mai disturbato. Semplicemente non c'è più il motivo della deroga.
In studio scoppia la contestazione. Gli animalisti, guidati dalla conduttrice, prendono le difese del povero Labrador; i giuristi, seppure con il cuore in mano, dicono che c’è un regolamento e che va rispettato, e qualcuno pensa anche alla signora che dopo aver perso il marito deve perdere anche chi l'ha guidato nel suo ultimo anno di vita.
Il mio pensiero è facile da capire: quasi tutti noi siamo cresciuti con una educazione cattolica andando da bambini al catechismo poi, diventando più grandi, abbiamo preso altre strade, magari strade che non portano in chiesa, ma, mi chiedo: qualcosa sarà rimasto di quegli insegnamenti? La parola che ricorre di più nella mia memoria è MISERICORDIA.
Ho preso in mano il vocabolario e sono andato a cercare quella parola pensando di non trovarla più ed invece c’è ancora, ma purtroppo, ho pensato, sempre meno tra gli esseri umani di questo meraviglioso nostro pianeta e la frase che apre il mio blog la dice tutta.
Ritorniamo, a questo punto si è fatta anche mia, alla causa con l’amministratore che dice in rappresentanza del condominio che si può creare un precedente, io aggiungo - speriamo che non diventino tutti ciechi - dato che anche l’inquilino del terzo piano vuole un cane per il suo bambino che lo desidera tanto.
Nessuno in studio si è soffermato su questo aspetto: il bambino vuole anche lui il cane. Ma è mai possibile che i bambini di adesso debbano avere tutto e subito? Quale occasione migliore di questa per insegnarli che si può vivere bene anche se nella vita si fanno delle rinunce, che bisogna pensare al prossimo, a chi soffre, a chi sta peggio di noi. Vorrei vedere il padre di questo bambino prendere per mano il suo figliolo aprire il vocabolario e insieme leggere il significato della parola MISERICORDIA.
E pensare che i nostri figli sono patrimonio dell’umanità.

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